Una delle figure più importanti del nostro Risorgimento. Dopo l’abdicazione del 23 marzo 1849 comincia a diffondersi il mito della sua figura come paladino del riscatto nazionale e della libertà italiana, nonostante il suo regno sia contraddistinto da luci e ombre. Chiamato il sovrano riformatore, il re tentenna, il principe di Carignano, ma chi è veramente Carlo Alberto? Figlio di Carlo Emanuele e di Maria Cristina di Sassonia-Curlandia, cresce tra Parigi e Ginevra, influenzato dalla cultura francese diventa sottotenente dei dragoni nell’esercito napoleonico. In seguito ad influenze liberali giovanili, al momento di salire al trono del Regno di Sardegna il 27 aprile 1831, dopo la morte dello zio Carlo Felice, si rivela un sovrano diviso tra riformismo e conservatorismo.
Dopo l’abdicazione del 23 marzo 1849 comincia a diffondersi il mito della sua figura come paladino del riscatto nazionale e della libertà italiana
Da una parte sigla la convenzione militare con l’Austria, avvia una stagione di feroci processi anticarbonari e antimazziniani; dall’altra propone una serie di riforme interne di carattere decisamente illuminato: abolizione della costituzione e della feudalità in Sardegna, la promulgazione nel 1837 del codice per un’unità giuridica del regno, l’eliminazione delle barriere economiche interne. Il rapporto che stabilisce con personalità risorgimentali come Vincenzo Gioberti e Massimo D’Azeglio lo porta a trasformarsi in un punto di riferimento per molti patrioti. Tra ansie, dubbi e tentennamenti il 4 marzo 1848 concede la Costituzione, denominata Statuto Albertino, accolta con grande entusiasmo e speranza, con cui di fatto trasforma la monarchia assoluta sabauda in una monarchia costituzionale. In netto ritardo rispetto agli eventi poi scatena la prima guerra d’indipendenza con l’Austria. Nonostante le prime vittorie, dopo una serie di insuccessi viene sconfitto a Custoza dal maresciallo Radetzky il 23 luglio 1848 ed è costretto all’armistizio. Viene accusato d’incapacità militare, di tradimento e prova a riprendere le ostilità, ma subisce una nuova pesante sconfitta a Novara e il 23 marzo 1849 abbandona la corona abdicando a favore del figlio Vittorio Emanuele II. La puntata del programma Passato e Presente qui proposta ricostruisce la sua vita anche con il contributo di alcune riprese originali all’interno dei palazzi che hanno segnato gli anni del suo regno.
(Fonte: raicultura.it)