Un protagonista significativo della Storia dell’800 e del Risorgimento italiano, una “inafferrabile” figura di Sovrano capace di suscitare, in ogni tempo, entusiasmi e critiche. Per alcuni studiosi la sua figura merita di essere posta tra i maggiori artefici del Risorgimento, per altri un ostacolo al cammino del movimento liberale. Nel volume, Bruna Bertolo evidenzia il suo difficile percorso esistenziale fin dai primi anni di vita, il suo essere legato ad un tempo che stava finendo, nel quale le esigenze di un nuovo percorso sociale e politico incontravano molte difficoltà nell’affermarsi.
Personaggio complesso, affascinante nelle sue inquietudini, nelle sue decisioni e indecisioni, protagonista involontario in un mondo che si stava velocemente trasformando, nei fatti e negli uomini, in pace e in guerra, la figura di Carlo Alberto viene presentata attraverso un percorso cronologico che evidenzia i momenti più significativi delle scelte di questo Re. Il Re che, pur nelle sue incertezze e dubbi, seppe comunque concretizzare, attraverso la concessione dello Statuto, il passaggio del Regno di Sardegna dallo Stato Assoluto allo Stato Costituzionale e dare il via alle Guerre di Indipendenza: firmando l’atto di abdicazione tracciò la strada che il suo successore, Vittorio Emanuele II, seguì con successo e fortuna verso l’Unità d’Italia.
Su questo volume è riportato il “sigillo” con il quale si ricordano i sessant’anni, rispettivamente, dalla fondazione del sodalizio (7 dicembre 1963) e dell’uscita del primo numero della sua testata (dicembre 1964).
Segusium ha deciso di celebrare l’anniversario, confermando la sua consuetudine alla concretezza, con due momenti di studio e ricerca svolti, rispettivamente, a Torino e a Susa, in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Saggi del volume
• REPRINT – da Segusium 1 (dicembre 1964)
• I Convegni per il sessantesimo anniversario di Segusium
• Il Palazzo degli stemmi a Susa. I cicli affrescati
• Araldica, politica e poteri a Susa nel Trecento. Gli affreschi del Palazzo già sede del Tribunale
• L’affresco di Chianocco con il combattimento tra un mostro e due cavalieri
• I mesi dell’anno nel Museo Diocesano di Arte Sacra
• Le immagini del potere: gli affreschi della torre di Sant’Ambrogio
• Viandanti, ospitalità e affreschi lungo la strada di Francia: le locande di Bussoleno e Novalesa
• L’altare celtico di Susa. Un punto di vista rinnovato
• L’ara a coppelle di Susa dopo il primo rilievo fotogrammetrico
• Antichi disegni, attente riletture e nuove tecniche per ricostruire l’aspetto delle Mura di Susa
• Il lato occidentale delle Mura di Susa e la Basilica di San Giusto
• Zigzagando tra toponimi e microtoponimi nell’Escarton di Oulx
• Il cimitero di Sant’Antonio di Ranverso
• La parrocchiale di San Michele Arcangelo di Beaulard
• Ferrera, note su un Comune alpino da un registro di conti tra Seicento e Settecento
• L’eredità di Ermelino Matarazzo. Un monumento e l’asilo infantile di Bruzolo
• Olio e olivi in Piemonte e in Valle di Susa
• La città di Susa dal XIX secolo. Quale possibile futuro?
Notizie
Una Valle di Carta
Camillo Cavour, chi era costui? Un raffinato politico? Un grande uomo di Stato? Un tessitore di trame non sempre limpide?
Il grande costruttore dell’Italia unita? Un uomo dal carattere scontroso e irascibile? Uno che voleva, a tutti i costi, raggiungere gli obbiettivi prefissati?
Un politico che seppe barcamenarsi in situazioni delicate e complesse? Il vero padre della nostra Patria?
Probabilmente era l’insieme delle caratteristiche elencate, la cui fusione ha fatto di lui uno dei più grandi personaggi dell’Ottocento.
La sua azione volta al conseguimento del grande risultato di fare dell’Italia una Nazione libera e indipendente è stata poderosa e non priva di rischi e contrarietà.
La vita di Camillo Cavour è da vedersi come un insieme di momenti di gloria e altri di sconforto, tanto che si può raccontare alla stregua di un grande romanzo: la storia di una grande vita.
Un viaggio che ripercorre la storia sulle strade di quella che fu la presenza, al di qua delle Alpi, del Delfino di Francia. Con incursioni nella toponomastica del territorio dell’alta valle, una ricognizione del patrimonio storico architettonico, aulico e popolare, riportato a nuova luce: Exilles, San Restituto, il campanile di Foresto. Anticipazione, questa, dell’anniversario della società e della rivista volute, entrambe, da monsignor Savi.
E, ancora, accenti sulla monumentale Sacra di San Michele e sull’evoluzione urbanistica di Chiomonte.
Saggi del volume
• Amazas, frazione di Oulx, “Zamasà” nell’occitano locale
• Tre toponimi nella conca di Bardonecchia: Jafferau, Colomion, Millaures
• Exilles: i lavori di restauro della Chiesa di San Pietro Apostolo e della Casa Canonica
• Perché un parroco restaura una chiesa
• La Grangia di Vaie, un’ex azienda agricola di antica proprietà monastica
• Il campanile di Foresto, ricordo di monsignor Severino Savi
• Delfino Gagnor, un artista ignorato
• Della Sacra di San Michele ovvero una storia di intrighi internazionali di Santi e meno Santi
• Reprint - Dinamica aggregativa e modulazioni edilizie in Chiomonte
• Una Valle di carta
Saggi del volume
Convegno A.D. 1629
Richelieu a Chiomonte e Casa Ronsil
17 Dicembre 2022
Atti
• La facciata di Casa Ronsil l’intervento di restauro e le nuove scoperte
• Indagini sui materiali e sulle cause di deterioramento delle decorazioni a sgraffito della facciata di Casa Ronsil a Chiomonte (TO)
• “Si Deus est pro nobis, quis contra nos”
• Un singolare episodio di facciata dipinta in Valle di Susa: il restauro del prospetto principale di Casa Ronsil (già Jallin) a Chiomonte
• Il re, il cardinale, un notabile riformato e la comunità: gli stemmi della casa Ronsil, già Jallin, a Chiomonte
• Cristina di Savoia e la Francia, 1619-1663
• Richelieu e il Piemonte (1616-1631)
Nell’immaginario collettivo le principesse e le regine acquistano sempre la dimensione delle favole. In questa ricerca Bruna Bertolo entra, quasi in punta di piedi, nella dimensione umana di queste donne che spesso portarono corone davvero pesanti. Ci racconta dei matrimoni imposti per motivi dinastici ad adolescenti che si affacciavano alla vita già in fondo rassegnate ad un destino spesso deciso quando erano poco più che bambine. Le donne di Casa Savoia ebbero sicuramente un ruolo minore rispetto ai consorti, anche se alcune di loro riuscirono ad emergere, per la loro cultura, per la loro grande fede che le portava a individuare, nella realtà sociale e politica molto complessa in cui spesso vissero, situazioni e problemi di difficile soluzione. Nella lunga e difficile storia delle donne di casa Savoia ci sono Sante, ci sono Madame Reali, ci sono Regine che hanno avuto corone di spine. Ci sono donne che hanno comunque cambiato anche il destino della dinastia più antica d’Europa, come la contessa Adelaide.
E, nel secolo più difficile per Casa Savoia, il 900, anche una figura che pagò colpe non sue, come la principessa Mafalda, alla quale è dedicata la copertina.
Fu fondamentale la presenza e il ruolo delle donne nei lavori della Costituente: rappresentò il primo ingresso femminile nella costruzione della Democrazia del Paese uscito da vent’anni di regime fascista e da un lungo periodo di guerra. L’Assemblea Costituente fu un vero e proprio spartiacque della condizione femminile, mortificata da una Storia scritta e raccontata per molto tempo solo al maschile.
Bruna Bertolo evidenzia in queste pagine la partecipazione straordinaria delle donne al voto del 2 giugno 1946, la grande emozione che accompagnò per ognuna di loro la consegna della scheda nell’urna e mette in risalto l’impegno che le 21 donne elette offrirono alla realizzazione della Costituzione. L’autrice sottolinea in particolare il ruolo delle tre piemontesi, Rita Montagnana, Teresa Noce, Angiola Minella che, pur non elette in Piemonte, seppero offrire un esempio significativo di impegno, di competenza, di tenacia, in un periodo ancora tutto da costruire come il dopoguerra. A loro, e alle tante donne che vissero pagine incredibili di sofferenze nel percorso che precedette la Liberazione, è dedicato questo volume. Seppero credere che un mondo diverso da quello della violenza del regime e della guerra fosse possibile.
Il volume si propone di approfondire le vicende segusine degli ultimi decenni, con incursioni tra approfondimenti storici, antiche botteghe, personaggi dimenticati, segni d’artista, riflessioni sull’architettura segreta della valle. A disposizione l’accurata ricerca sulla vita amministrativa, con l’elenco di tutti coloro che chiamati dai cittadini si sono messi a servizio della Città. Ma anche di chi, in ruoli diversi, ha segnato in profondità l’identità segusina, dai Vescovi ai parroci, dalla borghesia ai commercianti, ai pittori, agli interpreti dell’arte antica del Teatro che avrà presto a disposizione, lo auspichiamo, un luogo dedicato.
Saggi del volume
• Marinai di montagna
• Storia di alcuni illustri valsusini che si distinsero nelle Marine Militari italiane
• Le radici della marineria in Valle di Susa
• Una biografia. Rapporto sul salvataggio della London Valour
• Operazione Boat People 1979: la Marina Militare in soccorso dei profughi vietnamiti nel Mar Cinese Meridionale
* * * * *
• Un’interpretazione delle iscrizioni del portale dello Zodiaco a San Michele della Chiusa
• Storie di monasteri mai nati. La tradizione tourangelle di san Martino nella valle della Dora Riparia tardomedievale: “Joste les monz pres de la Suse”
• Bruzolo, all’ombra della storia. Fatti poco noti della storia del castello tra XVII e XVIII secolo
• La miniera del Rugèt a Gravere
• “A peste, fame et bello libera nos, Domine”. Il contagio e la fede nella Valle di Susa dal Medioevo all’Ancien Régime
• “Si Deus est pro nobis, quis contra nos?” I graffiti di “Casa Ronsil” a Chiomonte: una lettura complessa
• Lungo la Via delle Stelle: la cappella dimenticata di san Giacomo e san Cristoforo di Susa
• Novità per il pittore Cesare Antonio Filippo Tana
• Ermelino Matarazzo. A cento anni dall’incidente mortale a Bruzolo
• Bardonecchia, Grange Gleise, 1982: inizia la rinascita dell’architettura montana
• “Chan dou Couèn” di Oulx. Significato del toponimo e sue parentele linguistiche
Attualità
• Bardonecchia celebra il 150° del traforo del Fréjus
• Traifiori. Richi Ferrero, in occasione del 150° del traforo del Fréjus
• La spada di luce dell’Arcangelo Michele dalla Sacra all’Universo
Notizie
• Relazione del presidente all’Assemblea dei Soci 2021
• “In memoriam”. Ricordo di Roberto Follis
• Il violinista cieco di San Giorio
• Voci della rotaia. Sigla F.S. a quota 2.000 (reprint)
• Il Rinascimento Europeo di Antoine de Lonhy
Una Valle di carta
La scelta di non proporre un’opera per specialisti, bensì adatta al grande pub-blico, è stata attuata per poter invece accennare ai tempi, ai problemi e alla loro soluzione, alla ricaduta di benefici, alle delusioni, alla promozione di interessi che traforo e ferrovia hanno avuto sulla popolazione i cui territori collega e percorre. Così i protagonisti non sono le macchine, ma ferrovieri e valligiani; visti di riflesso, è vero, ma sicuramente partecipi.
Saggi del volume
• Un villaggio scomparso. Ipotesi su un abitato rurale in territorio di Caselette tra età romana e medioevo
• Tracce archeologiche nella campagna a sud di Caselette. Un’indagine fotogrammetrica
• Studi di antropologia su popolazioni dell’arco alpino. Venaus, 16-18 settembre 2010. Convegno scientifico di studi
COMUNICAZIONI
• Storia e memoria del medioevo a Condove: realtà e stereotipi intorno al castello
• Trecento anni fa la battaglia di Cima del Vallone (1711). Anteprima della celebre Assietta
• Le Alpi sconosciute. Meraviglie naturali e tradizioni dell’alto Delfinato nelle memorie militari del XVIII secolo
• Le strade del Monginevro e del Moncenisio tra Rivoluzione e Restaurazione
• Giuseppe Leone Righini e il “Palazzo antico de’ Conti Savoia in Avigliana”
• Norberto Rosa, attualità di un poeta risorgimentale
SEGNALAZIONI E Notizie
• La cappella di Santa Maria della Stella a Pianezza
• La Casa delle Lapidi di Bousson, un mistero da salvare
• Le origini della Provincia di Susa. Rappresentazioni in dipinti allegorici
• Cinquant’anni di teatro a Bussoleno, sul palcoscenico e in mostra
• Un musicista in Val di Susa. Ricordo di Giorgio Ferrari
• Inaugurato l’Antiquarium del castello di Baratonia
• Eventi culturali in Valle di Susa
LIBRI - BOLLETTINI - QUADERNI
CRONACHE DI SEGUSIUM
Saggi del volume
• La monumentalizzazione del potere nelle Alpi Cozie all’indomani della conquista romana. Una “descrizione densa” dell’arco di Susa
• Quattro Are a confronto: Roma, Susa, Colonia, Lione 13-9 a.C. Qualche riflessione contestuale
• Porta Piemonte a Susa: le vicende urbane dal Xvii al Xx secolo
• Le torri del castello di Susa, nella tempesta delle guerre napoleoniche
• Susa, la Savoia e il denaro segusino
• Munda Religio. L’esperienza minoritica di Tommaso Illirico nelle Alpi Cozie e altrove
• Santa Maria delle Grazie: la cappella dell’antica Posta di Foresto
• Le famiglie Miglia, Barraja, Neveux protagoniste della storia valsusina di inizio ’900
• “Voici le vins plus delicats qu’homme vivant jamais goutât”. A proposito di vini e di convivialità in Valle di Susa
Notizie
• La “Segusium” ricorda Mario Soldati
• La Città Metropolitana all’abbazia e alla parrocchiale di Novalesa
• In memoriam. Ricordo di Tullio Forno
Una Valle di carta
• Novità editoriali
Reprint
• “Ponte Alto” manufatto della viabilità romana. È possibile?