I venti mesi della lotta resistenziale, a partire dall’8 settembre, vengono qui focalizzati soprattutto in un determinato limite territoriale che coincide con le zone alpine, le valli e le città del Piemonte in cui quel movimento nacque e si affermò. Accanto alla guerra portata avanti dagli Alleati, il grande movimento resistenziale non coinvolse soltanto i partigiani saliti sulle montagne, ma l’intera popolazione, le donne in primo piano, gli operai nelle fabbriche, i soldati che dissero di No alle lusinghe nazifasciste, affrontando lunghi periodi di prigionia nei campi di lavoro in Germania. Una Resistenza civile, oltre che militare, che coinvolse una parte significativa della popolazione, come riconosciuto dallo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 23 settembre 2016 ha apposto sul Gonfalone della Regione Piemonte la Medaglia d’oro al Merito civile per il ruolo avuto dalla popolazione durante la lotta di Liberazione.
Il grande ciclismo racconta storie gloriose e leggendarie legate al colle di Sestriere. Storico soprattutto per lo sport. Il colle dei record, l’unica montagna al mondo ad aver ospitato quattro eventi che nessun’altra può vantare ed allestire. L’Olimpiade invernale di Torino 2006, i Mondiali di sci alpino ’97, ma soprattutto tappe del Giro d’Italia e tappe del Tour de France. Ripetutamente.
Sestriere è stato il primo colle affrontato dal Giro d’Italia nel 1911, più di un secolo fa. Vi lasciamo immaginare le strade che dovettero percorrere nella scalata i pionieri delle corse in bicicletta. E il Tour de France è arrivato la prima volta nel ’52. Ecco perché sono davvero tante e piacevoli le imprese da leggere e da ricordare sulle nostre montagne.
Storie e imprese davvero leggendarie dei campioni di ciclismo a Sestriere ed in Valle Susa. I pionieri d’inizio novecento, costretti a salire a piedi su quelle strade, Camusso forte in salita e in discesa, Bartali che vince un’auto Balilla, la Cuneo-Pinerolo di Coppi e poi di Bitossi. I grandi scalatori stranieri, da Gaul a Bahamontes sino a Fuente, Anquetil contro Poulidor, lo strapotere di Hinault. L’irresistibile Merckx, i duelli fra Saronni e Moser, la rivelazione Indurain, le lacrime e la folla esaltata da Chiappucci, sino a Pantani, per chiudere il Novecento e in attesa dei protagonisti del terzo millennio, sul Colle dei Giochi Olimpici 2006 e sul Colle delle Finestre, grande novità recente per lo sport della bicicletta. Un lungo e piacevole racconto di oltre un secolo di sfide.
Piloti, tantissimi piloti: campioni qualcuno. Tra gli uni e gli altri, in centovent’anni di storia, la Susa-Moncenisio ha visto sfilare, lungo i tornanti della antica strada napoleonica che sale verso il Moncenisio, migliaia di persone.
Gli spettatori appassionati di motori, pronti ad applaudire i loro “Cavalieri del Rischio” – così Enzo Ferrari amava definire i grandi piloti che la Susa-Moncenisio hanno corso – e le tante persone che, spesso dietro le quinte, hanno contribuito a mantenere viva una competizione che è anche un pezzo della nostra storia, patrimonio immateriale unico e speciale.
Ogni volto ha un nome e ogni nome è legato ad una storia. Storie anche minime che, insieme, fanno la storia speciale della Susa-Moncenisio.
Saggi del volume
Convegno A.D. 1629
Richelieu a Chiomonte e Casa Ronsil
17 Dicembre 2022
Atti
• La facciata di Casa Ronsil l’intervento di restauro e le nuove scoperte
• Indagini sui materiali e sulle cause di deterioramento delle decorazioni a sgraffito della facciata di Casa Ronsil a Chiomonte (TO)
• “Si Deus est pro nobis, quis contra nos”
• Un singolare episodio di facciata dipinta in Valle di Susa: il restauro del prospetto principale di Casa Ronsil (già Jallin) a Chiomonte
• Il re, il cardinale, un notabile riformato e la comunità: gli stemmi della casa Ronsil, già Jallin, a Chiomonte
• Cristina di Savoia e la Francia, 1619-1663
• Richelieu e il Piemonte (1616-1631)
Un viaggio che ripercorre la storia sulle strade di quella che fu la presenza, al di qua delle Alpi, del Delfino di Francia. Con incursioni nella toponomastica del territorio dell’alta valle, una ricognizione del patrimonio storico architettonico, aulico e popolare, riportato a nuova luce: Exilles, San Restituto, il campanile di Foresto. Anticipazione, questa, dell’anniversario della società e della rivista volute, entrambe, da monsignor Savi.
E, ancora, accenti sulla monumentale Sacra di San Michele e sull’evoluzione urbanistica di Chiomonte.
Saggi del volume
• Amazas, frazione di Oulx, “Zamasà” nell’occitano locale
• Tre toponimi nella conca di Bardonecchia: Jafferau, Colomion, Millaures
• Exilles: i lavori di restauro della Chiesa di San Pietro Apostolo e della Casa Canonica
• Perché un parroco restaura una chiesa
• La Grangia di Vaie, un’ex azienda agricola di antica proprietà monastica
• Il campanile di Foresto, ricordo di monsignor Severino Savi
• Delfino Gagnor, un artista ignorato
• Della Sacra di San Michele ovvero una storia di intrighi internazionali di Santi e meno Santi
• Reprint - Dinamica aggregativa e modulazioni edilizie in Chiomonte
• Una Valle di carta
Le squadre di calcio della Valle di Susa dal 1920 al 2010
Abbiamo sfogliato sessant’anni di pubblicazioni de “La Valsusa” trenta di “Luna Nuova” ricercato sui libri locali e consultato l’intero archivio della Federazione Italiana Gioco Calcio. Abbiamo intervistato decine di giocatori, ex calciatori, dirigenti e presidenti. La raccolta di fotografi e che nel corso dei mesi abbiamo avuto il piacere di scoprire e archiviare supera il migliaio. Nonostante tutto questo siamo sicuri di aver dimenticato qualcuno, siamo certi che qualche giocatore non si ritroverà nelle fotografi e pubblicate. Sarà per la prossima. A questo universo così variegato risalgono le immagini in bianco e nero di inizio Novecento, quando di certo gli sport che andavano per la maggiore, anche in Valle, erano le bocce e la bicicletta. Negli anni 20, probabilmente la palla rotolava già in tanti Comuni, ma poche realtà erano già organizzate per “gieughe a balon”.
Saggi del volume
• La monumentalizzazione del potere nelle Alpi Cozie all’indomani della conquista romana. Una “descrizione densa” dell’arco di Susa
• Quattro Are a confronto: Roma, Susa, Colonia, Lione 13-9 a.C. Qualche riflessione contestuale
• Porta Piemonte a Susa: le vicende urbane dal Xvii al Xx secolo
• Le torri del castello di Susa, nella tempesta delle guerre napoleoniche
• Susa, la Savoia e il denaro segusino
• Munda Religio. L’esperienza minoritica di Tommaso Illirico nelle Alpi Cozie e altrove
• Santa Maria delle Grazie: la cappella dell’antica Posta di Foresto
• Le famiglie Miglia, Barraja, Neveux protagoniste della storia valsusina di inizio ’900
• “Voici le vins plus delicats qu’homme vivant jamais goutât”. A proposito di vini e di convivialità in Valle di Susa
Notizie
• La “Segusium” ricorda Mario Soldati
• La Città Metropolitana all’abbazia e alla parrocchiale di Novalesa
• In memoriam. Ricordo di Tullio Forno
Una Valle di carta
• Novità editoriali
Reprint
• “Ponte Alto” manufatto della viabilità romana. È possibile?
Saggi del volume
• Un villaggio scomparso. Ipotesi su un abitato rurale in territorio di Caselette tra età romana e medioevo
• Tracce archeologiche nella campagna a sud di Caselette. Un’indagine fotogrammetrica
• Studi di antropologia su popolazioni dell’arco alpino. Venaus, 16-18 settembre 2010. Convegno scientifico di studi
COMUNICAZIONI
• Storia e memoria del medioevo a Condove: realtà e stereotipi intorno al castello
• Trecento anni fa la battaglia di Cima del Vallone (1711). Anteprima della celebre Assietta
• Le Alpi sconosciute. Meraviglie naturali e tradizioni dell’alto Delfinato nelle memorie militari del XVIII secolo
• Le strade del Monginevro e del Moncenisio tra Rivoluzione e Restaurazione
• Giuseppe Leone Righini e il “Palazzo antico de’ Conti Savoia in Avigliana”
• Norberto Rosa, attualità di un poeta risorgimentale
SEGNALAZIONI E Notizie
• La cappella di Santa Maria della Stella a Pianezza
• La Casa delle Lapidi di Bousson, un mistero da salvare
• Le origini della Provincia di Susa. Rappresentazioni in dipinti allegorici
• Cinquant’anni di teatro a Bussoleno, sul palcoscenico e in mostra
• Un musicista in Val di Susa. Ricordo di Giorgio Ferrari
• Inaugurato l’Antiquarium del castello di Baratonia
• Eventi culturali in Valle di Susa
LIBRI - BOLLETTINI - QUADERNI
CRONACHE DI SEGUSIUM
Saggi del volume
• Marinai di montagna
• Storia di alcuni illustri valsusini che si distinsero nelle Marine Militari italiane
• Le radici della marineria in Valle di Susa
• Una biografia. Rapporto sul salvataggio della London Valour
• Operazione Boat People 1979: la Marina Militare in soccorso dei profughi vietnamiti nel Mar Cinese Meridionale
* * * * *
• Un’interpretazione delle iscrizioni del portale dello Zodiaco a San Michele della Chiusa
• Storie di monasteri mai nati. La tradizione tourangelle di san Martino nella valle della Dora Riparia tardomedievale: “Joste les monz pres de la Suse”
• Bruzolo, all’ombra della storia. Fatti poco noti della storia del castello tra XVII e XVIII secolo
• La miniera del Rugèt a Gravere
• “A peste, fame et bello libera nos, Domine”. Il contagio e la fede nella Valle di Susa dal Medioevo all’Ancien Régime
• “Si Deus est pro nobis, quis contra nos?” I graffiti di “Casa Ronsil” a Chiomonte: una lettura complessa
• Lungo la Via delle Stelle: la cappella dimenticata di san Giacomo e san Cristoforo di Susa
• Novità per il pittore Cesare Antonio Filippo Tana
• Ermelino Matarazzo. A cento anni dall’incidente mortale a Bruzolo
• Bardonecchia, Grange Gleise, 1982: inizia la rinascita dell’architettura montana
• “Chan dou Couèn” di Oulx. Significato del toponimo e sue parentele linguistiche
Attualità
• Bardonecchia celebra il 150° del traforo del Fréjus
• Traifiori. Richi Ferrero, in occasione del 150° del traforo del Fréjus
• La spada di luce dell’Arcangelo Michele dalla Sacra all’Universo
Notizie
• Relazione del presidente all’Assemblea dei Soci 2021
• “In memoriam”. Ricordo di Roberto Follis
• Il violinista cieco di San Giorio
• Voci della rotaia. Sigla F.S. a quota 2.000 (reprint)
• Il Rinascimento Europeo di Antoine de Lonhy
Una Valle di carta
Il volume si propone di approfondire le vicende segusine degli ultimi decenni, con incursioni tra approfondimenti storici, antiche botteghe, personaggi dimenticati, segni d’artista, riflessioni sull’architettura segreta della valle. A disposizione l’accurata ricerca sulla vita amministrativa, con l’elenco di tutti coloro che chiamati dai cittadini si sono messi a servizio della Città. Ma anche di chi, in ruoli diversi, ha segnato in profondità l’identità segusina, dai Vescovi ai parroci, dalla borghesia ai commercianti, ai pittori, agli interpreti dell’arte antica del Teatro che avrà presto a disposizione, lo auspichiamo, un luogo dedicato.
Su questo volume è riportato il “sigillo” con il quale si ricordano i sessant’anni, rispettivamente, dalla fondazione del sodalizio (7 dicembre 1963) e dell’uscita del primo numero della sua testata (dicembre 1964).
Segusium ha deciso di celebrare l’anniversario, confermando la sua consuetudine alla concretezza, con due momenti di studio e ricerca svolti, rispettivamente, a Torino e a Susa, in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Saggi del volume
• REPRINT – da Segusium 1 (dicembre 1964)
• I Convegni per il sessantesimo anniversario di Segusium
• Il Palazzo degli stemmi a Susa. I cicli affrescati
• Araldica, politica e poteri a Susa nel Trecento. Gli affreschi del Palazzo già sede del Tribunale
• L’affresco di Chianocco con il combattimento tra un mostro e due cavalieri
• I mesi dell’anno nel Museo Diocesano di Arte Sacra
• Le immagini del potere: gli affreschi della torre di Sant’Ambrogio
• Viandanti, ospitalità e affreschi lungo la strada di Francia: le locande di Bussoleno e Novalesa
• L’altare celtico di Susa. Un punto di vista rinnovato
• L’ara a coppelle di Susa dopo il primo rilievo fotogrammetrico
• Antichi disegni, attente riletture e nuove tecniche per ricostruire l’aspetto delle Mura di Susa
• Il lato occidentale delle Mura di Susa e la Basilica di San Giusto
• Zigzagando tra toponimi e microtoponimi nell’Escarton di Oulx
• Il cimitero di Sant’Antonio di Ranverso
• La parrocchiale di San Michele Arcangelo di Beaulard
• Ferrera, note su un Comune alpino da un registro di conti tra Seicento e Settecento
• L’eredità di Ermelino Matarazzo. Un monumento e l’asilo infantile di Bruzolo
• Olio e olivi in Piemonte e in Valle di Susa
• La città di Susa dal XIX secolo. Quale possibile futuro?
Notizie
Una Valle di Carta