Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
Piloti, tantissimi piloti: campioni qualcuno. Tra gli uni e gli altri, in centovent’anni di storia, la Susa-Moncenisio ha visto sfilare, lungo i tornanti della antica strada napoleonica che sale verso il Moncenisio, migliaia di persone.
Gli spettatoriappassionati di motori, pronti ad applaudire i loro “Cavalieri del Rischio” – così Enzo Ferrari amava definirei grandi piloti che la Susa-Moncenisio hanno corso – e le tante persone che, spesso dietro le quinte, hanno contribuito a mantenere viva una competizione che èanche un pezzo della nostra storia,patrimonio immateriale unico e speciale.
Ogni volto ha un nome e ogni nome è legato ad una storia. Storie anche minime che, insieme, fanno la storia speciale della Susa-Moncenisio.
L’autore rivolge la sua attenzione a100 diversi esemplari di funghi commestibili di cui traccia per ciascuno un ritratto. La sua è una conoscenza e una narrazione profonda, fatta di nozioni e aspetti botanici e scientifici, di studio del latino, della storia e della geografia, della chimica e della fisica, dell’economia e della tradizione. Un patrimonio appreso dai libri, dalle fonti scritte e dai documenti, ma in special modo dalla trasmissione orale, dall’esperienza e dai vissuti di tutti coloro che hanno saputo e sanno convivere lealmente con l’ambiente.
Un protagonista significativo della Storia dell’800 e del Risorgimento italiano, una “inafferrabile” figura di Sovrano capace di suscitare, in ogni tempo, entusiasmi e critiche. Per alcuni studiosi la sua figura merita di essere posta tra i maggiori artefici del Risorgimento, per altri un ostacolo al cammino del movimento liberale. Nel volume, Bruna Bertolo evidenzia il suo difficile percorso esistenziale fin dai primi anni di vita, il suo essere legato ad un tempo che stava finendo, nel quale le esigenze di un nuovo percorso sociale e politico incontravano molte difficoltà nell’affermarsi.
Personaggio complesso, affascinante nelle sue inquietudini, nelle sue decisioni e indecisioni, protagonista involontario in un mondo che si stava velocemente trasformando, nei fatti e negli uomini, in pace e in guerra, la figura di Carlo Alberto viene presentata attraverso un percorso cronologico che evidenzia i momenti più significativi delle scelte di questo Re. Il Re che, pur nelle sue incertezze e dubbi, seppe comunque concretizzare, attraverso la concessione dello Statuto, il passaggio del Regno di Sardegna dallo Stato Assoluto allo Stato Costituzionale e dare il via alle Guerre di Indipendenza: firmando l’atto di abdicazione tracciò la strada che il suo successore, Vittorio Emanuele II, seguì con successo e fortuna verso l’Unità d’Italia.
Dalle Alpi alle vette dell’Afghanistan, la Brigata Alpina ‘Taurinense’ celebra sessant’anni di storia dalla costituzione ad oggi, raccontati in un ricco volume fotografico di 192 pagine a colori con testi di Gianni Oliva. Oltre cinquecento immagini degli archivi della ‘Taurinense’ propongono un viaggio attraverso sei decenni al servizio del Paese, passando per la vita in montagna, le esercitazioni NATO in Norvegia e le missioni in Mozambico, nei Balcani e in Afghanistan con le testimonianza dei protagonisti, tra i quali alcune celebrità come Giampiero Boniperti, Giorgetto Giugiaro e Luca Mercalli.
Il 16 aprile 1952 il Generale Angelo Corrado assume il comando della Brigata alpina ‘Taurinense’. Nel suo saluto di investitura, il generale dice però le cose necessarie: in primo luogo, egli ricorda i caduti delle Divisioni ‘Cuneense’ e ‘Taurinense’, stabilendo un legame di continuità ideale con l’esperienza di cui la nuova Brigata è erede; in secondo luogo, fa appello alla “nostra tenacia” e alla “nostra perseveranza” per superare le difficoltà, richiamando i valori morali fondanti dell’identità alpina; in terzo luogo, cita le Brigate “consorelle Julia e Tridentina”, proiettando la nuova unità nel progetto complessivo di rifondazione dell’esercito Italiano. Il battesimo della rinata ‘Taurinense’ non potrebbe avere un ordine del giorno più “alpino”.
È un libro rivolto a chi intende approfondire la conoscenza dei Fiori di Bach in maniera nuova e originale. Tramite le 38 Carte allegate, ciascuna essenza floreale viene rappresentata attraverso un racconto ed una vignetta, permettendo così al lettore di coglierne il significato servendosi semplicemente di metafore ed immagini, per una comprensione più diretta e profonda. Sono molto efficaci anche con i bambini e utili a genitori e insegnanti. Ne deriva un coinvolgimento di grandi e piccini che contribuisce a creare un prezioso scambio empatico. Vengono inoltre indicati i nuovi approcci alla floriterapia, complementari all’utilizzo classico, che hanno seguito alcuni terapeuti, per fornire al lettore la possibilità di approfondirne ed integrarne la conoscenza.
Gli ex voto analizzati sono una testimonianza visiva della vita quotidiana degli alpigiani, che ci è stata tramandata nei secoli. Molti sono i santuari, le chiese, gli oratori, le cappelle ed i piloni votivi sulle nostre montagne, che troppo spesso versano in condizioni fatiscenti, poiché prima ancora che il denaro, mancano le persone. Con questa ricerca si intende far conoscere l’importanza degli ex voto, la maggior parte dei quali ruota attorno alla famiglia, perno vitale delle attività economiche sulle quali puntare, per una ripresa di sviluppo in chiave attuale senza rinunciare alla tecnologia del nuovo millennio. A fianco, due quadretti votivi con cronache del tempo ancora attuali: un delitto passionale, ed un fenomeno di bullismo… ante litteram!