Secondo la tradizione la Sacra di San Michele venne fondata nel 998 nel luogo già dedicato dai Longobardi al culto dell’Arcangelo, in una posizione strategica di grande importanza. È situata infatti sulla via percorsa dai numerosi pellegrini che nel Medioevo si recavano dall’Italia a visitare i grandi santuari di Compostella e di Mont-St.-Michel e dall’Europa quelli di Roma e di San Michele Arcangelo sul Gargano. Ben presto l’Abbazia divenne non solo luogo di sosta e meta dei pellegrini, ma anche nucleo fortificato di difesa della popolazione, come testimoniano le mura che la cingono. Di grande interesse è la decorazione scultorea del Portale dello Zodiaco scolpito nel 1120 dal famoso scultore Nicolao.
La storia di Ugo è come un fiume a cui confluiscono tanti torrenti più o meno impetuosi, ognuno con la sua storia e con il suo stile narrativo. Il protagonista è, come tutti noi, il frutto di mille esperienze che hanno modellato il suo animo come fa l’acqua con la roccia. Nel fluire della storia affiorano ricordi, tristezze, sogni, amori a volte descritti con estrema poesia. Ugo ti sorprende. E mentre scorre il fiume con i suoi variegati apporti, il lettore si lascia coinvolgere dal ritmo alterno, dai mulinelli stilistici per poi giungere non ad una foce bensì alla tranquillità di un lago.
In Sognando di volare, l’autrice Giorgia Bellone, vi porta all’interno di un viaggio alla scoperta di luoghi che solo apparentemente possono sembrare lontani e fuori dal tempo.
Con le immagini, gli odori, i suoni e le emozioni narra la storia di Ottavio Allasio, deportato civile nei lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Un viaggio il cui scopo consiste nel mettere in luce il percorso che ha condotto Ottavio dall’essere un ragazzino di quindici anni al diventare un uomo adulto, dal momento in cui è stato brutalmente portato via dalla sua casa e dai suoi affetti.
Partendo da un affetto forte, come quello che lega una nipote al proprio nonno, Gorgia Bellone armonizza tra loro i racconti del nonno Ottavio, con esperienze di vita vissuta insieme a lui, da nipote. Muovendosi tra emozioni personali e volontà di smuovere le coscienze a dar maggiore peso alla storia, il romanzo si pone l’obiettivo di stimolare il lettore a far tesoro delle storie degli avi per poter divenire adulti consapevoli e far si che grazie a tali consapevolezze, le nuove generazioni possano scrivere una nuova storia.
“La scuola, il libro e il moschetto. Testimonianze sull’istruzione primaria nel Ventennio” ripercorre le tappe, a partire dalle riforme di fine ottocento, che portarono alla nascita della scuola fascista.
La ricerca è stata condotta attraverso i registri scolastici, che riportano i dettami del regime, e i quaderni dei quali sono stati analizzati sia le copertine, usate come mezzo di propaganda, sia i componimenti che dimostrano che il fascismo entrò nella scuola, ma non riuscì a penetrare del tutto nelle menti dei giovani allievi che di lì a poco lottarono per riottenere la libertà perduta.
Sentieri e mulattiere su percorsi spettacolari e rilassanti
Scopo di questa pubblicazione è invitare tutti, anche chi è meno esperto, a percorrere i sentieri della valle di Susa per scoprire il fascino discreto e nascosto di queste montagne ricche di tesori ambientali ed artistici. A poca distanza dagli impianti sciistici, curiosi borghi disabitati e baite recuperate con raffinata intelligenza testimoniano comunità che vogliono ritornare a riaffermarsi per sottolineare un passato travagliato e prestigioso, che cerca di riappropriarsi del ruolo della cultura popolare da cui abbiamo ereditato un patrimonio storico e linguistico che si è tramandato fino a noi con il suo folckore e le sue rappresentazioni. Gli itinerari descritti permettono di superare i confini naturali delle ampie valli tributarie della valle di Susa, aprendo allo sguardo più attento, scenari sorprendenti, a volte misteriosi, che parlano al nostro intimo quasi senza renderci conto. Passeggiando tra le pinete sarà facile cogliere il sussurro del vento tra le foglie di alberi secolari che hanno assistito ad antiche e cruente guerre e rappresaglie e al contempo godere del rumore allegro dei ruscelli che scendono destreggiandosi tra i sassi e che offrono gratuito refrigerio. Carta alla mano allora con altimetro per scoprire tutti i segreti che il libro cerca di svelare in una raccolta di proposte escursionistiche e turistiche.
Le numerose fortificazioni che puntellano ogni angolo delle Alpi di confine italiane hanno fatto parte di un grandioso sistema fortificato, nato per sbarrare le vie di avanzata ad un esercito invasore. Complesso che solo nel 1940 ebbe il nome di “Vallo Alpino del Littorio”, sebbene fosse nato una decina di anni prima. Questo volume ricostruisce le vicende che hanno portato alla nascita del Vallo Alpino, osservandone la rapida e tumultuosa evoluzione costruttiva. Non solo, racconta anche i fatti storici di cui è stato protagonista fra il 1940 e il 1945 e, per quanto riguarda i settori nord orientali, l’importanza che ebbe nella Guerra fredda (1952-1992). Le storie e la vita dei soldati della Guardia alla Frontiera, ma anche degli alpini d’arresto del dopoguerra, chiamati a presidiare e a difendere ad ogni costo queste opere, nell’attesa di un nemico che, tranne in pochi casi, non si affacciò mai davanti alle loro feritoie.
Tutte le riproduzioni racchiudono un sapore di vita nostra che, se i più non ricordano, ancora vive, forse inconscio, nello spirito valligiano... e turistico.
Tutte le riproduzioni contribuiscono a dare la più suggestiva testimonianza di un tempo a noi vicino, ma che, dato il ritmo incalzante degli eventi, già ci appare lontanissimo.
Il desiderio di conoscere e di far conoscere un passato spesso travagliato, ma sempre civile, in cui affondano le nostre radici, ha spinto gli Autori, a suo tempo, a presentarcelo in forma e con mezzi moderni: la fotografia.
Tre libri di immagini: opere di studio ma anche di diletto, che deliberatamente rompono con un facile folklorismo e ci presentano semplicemente quadri autentici di vita degli avi. Il testo non è greve per concetti pesanti o ermetici e, pur trasparendovi una evidente aspirazione alla volgarizzazione, nulla concede alla tentazione di facili formule commerciali.
Libri di studio e insieme guide turistiche, che spingono il valligiano a scoprire ed onorare un passato spesso dimenticato ed il turista a soffermarsi sulle bellezze paesistiche ed artistiche di cui è ricca la Valle di Susa fino al centro di Torino e a penetrare, per meglio comprenderlo, il rude spirito alpigiano.