I venti mesi della lotta resistenziale, a partire dall’8 settembre, vengono qui focalizzati soprattuttoin un determinato limite territoriale che coincide con le zone alpine, le valli e le città del Piemonte in cui quel movimento nacque e si affermò. Accanto alla guerra portata avanti dagli Alleati, il grande movimento resistenziale non coinvolse soltanto i partigiani saliti sulle montagne, ma l’intera popolazione, le donne in primo piano, gli operai nelle fabbriche, i soldati che dissero di No alle lusinghe nazifasciste, affrontando lunghi periodi di prigionia nei campi di lavoro in Germania. Una Resistenza civile, oltre che militare, che coinvolse una parte significativa della popolazione, come riconosciuto dallo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 23 settembre 2016 ha apposto sul Gonfalone della Regione Piemonte la Medaglia d’oro al Merito civile per il ruolo avuto dalla popolazione durante la lotta di Liberazione.
Sessant’anni fa Torino diventava la capitale del mondo.Era il 6 maggio 1961 quando il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi inaugurava l’Esposizione Internazionale Italia ’61, organizzata per celebrare i cento anni dell’Unità.
L’evento trasformò la schiva metropoli in una città vivacissima e ricca di attrazioni che richiamarono milioni di turisti: la monorotaia o treno-aereo, il cinema a 360 gradi, gli “ovetti” che sorvolavano il fiume, le crociere in battello, i bus a due piani, un luna-park grande come tre campi di calcio.
Scritto con uno stile fresco e brillante, questo libro ripercorre, attraverso cronache, illustrazioni, testimonianze e molte curiosità inedite, la storia di quella indimenticabile avventura che fu Italia ’61.
L’Esposizione Internazionale Italia ’61 fu il biglietto da visita non soltanto di una città, ma di una nazione intera che stava vivendo gli anni ruggenti del boom economico. Fu la consacrazione del made in Italy, delle nostre eccellenze in campo imprenditoriale, artistico, culturale, tecnico e scientifico: da Agnelli a Olivetti, da Nervi a Pininfarina, da Mattei a Soldati, da Guttuso a Rossellini, da Armando Testa a Giò Ponti.
Davanti al mondo, l’immagine dell’Italia ne uscì rafforzata e Torino, prima capitale, scoprì una vocazione turistica che non aveva mai immaginato di avere.
Due buoni motivi per non dimenticare che cosa è stata Italia ’61.
La scelta di non proporre un’opera per specialisti, bensì adatta al grande pub-blico, è stata attuata per poter invece accennare ai tempi, ai problemi e alla loro soluzione, alla ricaduta di benefici, alle delusioni, alla promozione di interessi che traforo e ferrovia hanno avuto sulla popolazione i cui territori collega e percorre. Così i protagonisti non sono le macchine, ma ferrovieri e valligiani; visti di riflesso, è vero, ma sicuramente partecipi.
Incorporati in due distinte compagnie, ‘Exilles’ e ‘Susa’, i coscritti della Valle di Susa partecipano alle vicende degli Alpini sin dalla costituzione del corpo, nel 1872: battesimo del fuoco nella guerra di Libia, protagonisti nella conquista del Montenero nel 1915, mobilitati nella guerra fascista 1940-43 prima sul Moncenisio, poi nella campagna dei Balcani. Riuniti nel battaglione ‘Susa’ dal 1946, essi attraversano la storia dell’Esercito dell’Italia repubblicana, nei decenni della “guerra fredda” reparto d’eccellenza della Forza Mobile Alleata della NATO, poi unità impegnata nelle missioni internazionali (dal Mozambico, al Kosovo, all’Afghanistan) o nelle emergenze, non ultima quella della pandemia da Covid19.
150 anni ripercorsi dagli autori con una prosa agile, attenti a cogliere i riflessi che le vicende militari hanno avuto sulla storia sociale e culturale della Valle.
Dalle origini del Corpo all’emergenza Covid19, passando per il Montenero, due conflitti mondiali, l’impegno con la NATO durante la Guerra Fredda, le missioni internazionali di peacekeeping e i soccorsi prestati nelle calamità naturali, è ancora e sempre A brüsa suta ‘l Süsa.
Il bel motto piemontese di uno dei battaglioni di élite delle Truppe Alpine, che risale all’epopea della Grande Guerra, ha conservato intatta la sua forza, con gli Alpini pinerolesi costantemente in prima linea, là dove arde il fuoco delle crisi e delle emergenze.
Questo manuale, scritto con un linguaggio chiaro e schematico, è stato ideato in modo specifico per gli utenti Senior venendo incontro alle loro esigenze in fatto di nuova tecnologia.
Qui troverete i passaggi principali con lo smartphone per gli SMS, WhatsApp, Google Maps, Facebook, l’email, YouTube, per realizzare le foto e i video, le impostazioni più importanti, le applicazioni più utili, i giochi e tanto altro.
Un testo da leggere, consultare, conservare e riprendere in sicurezza tutte le volte che si hanno dei dubbi o non ci ricordiamo bene le operazioni. Per diventare finalmente indipendenti con lo smartphone!
Questo libro sui funghi vuol essere un aiuto per il principiante fungaiolo. Una volta appassionato si documenterà più a fondo sul grandissimo mondo dei funghi. Per conoscere bene i funghi bisogna imparare a conoscere non solo il bosco con le tante essenze, ma anche il prato, il campo, l’umidità, le temperature seguenti le stagioni e la varia cucina che sta dietro ai funghi. I disegni in scala al vero e i colori ci restituiscono la bellezza di questo vegetale senza clorofilla, il testo ci rivela aspetti caratteristici, modalità di impiego, curiosità, aneddoti e leggerezze simpatiche e umoristiche.
Al sorprendente mondo dei funghi Giancarlo Vinassa dedica con questo libro un nuovo omaggio. La sua attenzione è rivolta a 100 diversi esemplari commestibili di cui traccia per ciascuno un ritratto.
La sua è una conoscenza e una narrazione profonda, fatta di nozioni e aspetti botanici e scientifici, di studio del latino, della storia e della geografia, della chimica e della fisica, dell’economia e della tradizione.
Un libro che racconta alcuni momenti del pozzo più nero e profondo del nostro ’900: la Shoah.
E lo fa attraverso una storia forse meno conosciuta, la deportazione femminile. Uomini e donne furono ugualmente sommersi, ma le donne subirono violenze che le depredarono anche della loro femminilità. Bruna Bertolo parte dalle leggi razziali del 1938 per spiegare il clima di emarginazione che crebbe nei confronti degli ebrei. Racconta le feroci stragi del Lago Maggiore, sottolineando soprattutto alcuni personaggi femminili. Ricorda la grande razzia degli ebrei nel ghetto di Roma e l’unica donna sopravvissuta, Settimia Spizzichino.
Evidenzia le prime testimonianze femminili con gli scritti di Luciana Nissim, Giuliana Tedeschi, Liana Millu, Frida Misul, Alba Valech. Termina con le “Voci di oggi”: Edith Bruck, Goti Bauer e Liliana Segre.
Nella prefazione del volume di Liana Millu, Il fumo di Birkenau, parlando delle donne rinchiuse in questo Lager, Primo Levi scrisse: “La loro condizione era assai peggiore di quella degli uomini e ciò per vari motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ossessiva dei crematori, le cui ciminiere, situate nel bel mezzo del campo femminile, non eludibili, non negabili, corrompono col loro fumo empio i giorni e le notti, i momenti di tregua e di illusione, i sogni e le timide speranze”.
Chiunque si accinga a piantare uno, dieci, cento alberi da frutto deve rispettare alcune regole fondamentali senza le quali collezionerà soltanto fallimenti e delusioni.
Questo manuale nasce col solo scopo di aiutare tutti coloro che, amanti della frutticoltura a livello dilettantistico, come chi scrive, evitino di compiere tutti gli errori che noi abbiamo commesso e di provare tutte le amarezze che noi abbiamo provato.
Molte sono ormai le guide turistiche dedicate alla Via Francigena che, peraltro, ha una percorribilità abbastanza incerta. Questa però è la storia dei diversi percorsi che hanno attraversato i paesi della Valle di Susa e Cenischia con gli antichi ricoveri di accoglienza, per lo più religiosi, che sono sopravvissuti e mantengono inalterato il loro fascino nel tempo. Sono così descritti nelle loro particolarità i paesi che dal Monginevro e dal Moncenisio si incontrano nella città di Susa e di qui, fino a Torino attraverso la bassa Valle di Susa. Anche se la viabilità attuale della Via Francigena è incerta, questo è un testo che richiede più storia che abilità e resistenza fisica.
Un piccolo pezzo di terra, possibilmente vicino a casa è capace di dare molte soddisfazioni, ma per ottenerle occorre rispettare alcune regole fondamentali ed evitare così amare delusioni.
Un manuale che nasce proprio con lo scopo di aiutare gli amanti dell’orto a livello dilettantistico a evitare di compiere tutti gli errori più comuni. Questo volume, con curatissimi disegni che sembrano dei veri e propri appunti, tratta in modo accessibile ai “non addetti ai lavori” questa materia che necessita soprattutto dell’esperienza di chi “ci ha già provato”.
Questo manuale, scritto con un linguaggio semplice, chiaro e schematico, è stato ideato in modo specifico per gli utenti Senior che hanno difficoltà ad approcciarsi al Computer e alla nuova tecnologia.
Gli argomenti che troverete in questo manuale sono Introduzione al PC, Word ed Excel, Internet e i suoi servizi, l’e-mail, acquistare online, lo SPID, Home Banking, WhatsApp Web e Cloud. Tutto accompagnato dalle immagini dei passaggi principali.
Un testo per imparare le operazioni fondamentali con il Computer e su Internet, che ci possono aiutare e agevolare nella nostra vita quotidiana, facendoci diventare più indipendenti.
Un testo che è un invito a camminare con gli occhi aperti, sugli antichi sentieri e sulle mulattiere di guerra che la valle ha sostenuto come confine con la Francia e prima ancora percorsa dagli eserciti romani. Mulattiere e strade militari che consentono di raggiungere cime altrimenti dimenticate per la loro altezza. Sentieri che stimolano a conoscere una valle così ricca di storia e di arte che non ha uguali in Piemonte. I boschi e le praterie e i rimpianti ghiacciai danno a questa pubblicazione un’impronta magica ed originale nella spiegazione ambientale e storica che l’autrice dedica ad ogni escursione. I rifugi descritti ricordano la storia degli alpinisti italiani e prima ancora stranieri che hanno conquistato le cime inviolate delle Valli di Susa.