Dieci fiumi segnano il territorio piemontese e valdostano raccogliendone le acque che scendono copiose dalle Alpi e dall’Appennino.
Dieci grandi vene, ognuna con le storie delle proprie genti raccontare: speranze, gioie, illusioni, dolori che l’acqua raccoglie e, sempre più lentamente, trascina fino al mare.
Dieci giganti, da sempre imparziali dispensatori di pace e prosperità, morte e distruzione.
Dieci solchi da scoprire a piedi o in bicicletta, dove natura e artificialità convivono in un curioso, continuo divenire.
Una corte aperta a ventaglio attorno ad un solo sovrano: il Po.
Dai grandi invasi artificiali, come il Chiotas, il Devero, il Moncenisio o i laghi Lungo, Bruno e Badana, realizzati per produrre energia elettrica o dissetare Genova, ai racconti leggendari della Trota d’oro del Mucrone, di Soffio che deviò la cometa a Meugliano o del vecchio saggio e il suo caprone al Vej del Bouc, i laghi piemontesi hanno tutti una propria storia da raccontare. E poco importa se sia realtà o fantasia perché ogni raccolta d’acqua, anche la più piccola e sconosciuta, sa trasmettere il fascino di una nuova scoperta. Questo libro ne regala più di trecento!