Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
Fra il Piemonte e i suoi tanti castelli c’è un legame indissolubile.
L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.
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L’album dei meravigliosi disegni di Enrico Gonin, qui riprodotti, fu pubblicato per la prima volta a dispense tra il 1841 e il 1857. E già trent’anni dopo, nel 1884, fu giudicato “importante perché da quella vicina epoca a noi gran parte di quegli edifici o fu atterrata o radicalmente mutata d’aspetto”. Un altro significativo pregio del lavoro di Gonin è messo in evidenza da Alessandro Rosbock: “Intorno al castello è tutto un pullulare di contadini, di abati e monaci, di bambini e di figure di genere, mentre non mancano scene di vita castellana”.