I laghi sono sempre stati un elemento attrattivo capace di suscitare i sentimenti più vari; dalla quiete riposante al sogno, dall’ansia al mistero, dalla curiosità all’estasi della bellezza. Sulle loro sponde sono sorti villaggi, borghi, cittadine dove gli uomini hanno creato con quell’acqua, mai del tutto conosciuta, un’intimità profonda che hanno scritto, quasi scolpito nelle case, fissato nei mestieri, tramandato nelle tradizioni.
Scoprire un borgo e il suo lago significa dunque entrare nel frammento di una microscopica storia, unica e irripetibile, penetrandone gli anfratti più reconditi e i segreti più taciuti e infine aprire gli occhi sulla meravigliosa diversità di ognuno di quei fantastici e celati mondi.
L’Ecomuseo è uno specchio nel quale la popolazione si guarda, si riconosce e in cui ritrova, orgogliosamente,
le proprie radici e porge ai visitatori raccontando loro il lavoro, i comportamenti e la propria intimità. Perché quel prefisso, “Eco”, significa casa, ambiente, territorio di vita e, naturalmente, le genti che ancora lo abitano. Un elemento vivo creato dalla moltitudine di ricchezze materiali, raccolte con pazienza e gelosamente custodite, e da tutti gli elementi immateriali che danno loro vita: tradizioni, dialetti, canzoni, gastronomia e capacità. Perciò l’Ecomuseo non si visita: si vive.
Imparare a conoscere e osservare uccellie mammiferi, dalla montagna alla pianura
Il portamento altero dell’aquila e la regalità del cervo. Forcelli che si affrontano sulle arene per la conquista di una femmina, la curiosità dell’ermellino, il mistero dei gruccioni che portano con sé un pezzo d’Africa, le movenze eleganti degli svassi nella danza d’amore, la frenesia dei codibugnoli e la presenza defilata del lupo.
Tutto questo e altro ancora viene raccontato dalle fotografie e dalle schede tecniche di questo libro in cui, a farla da padroni, sono i mammiferi e gli uccelli, parte essenziale dello straordinario mondo della fauna piemontese. Conoscerli ed emozionarsi, come per un incontro durante un’escursione.
Dieci fiumi segnano il territorio piemontese e valdostano raccogliendone le acque che scendono copiose dalle Alpi e dall’Appennino.
Dieci grandi vene, ognuna con le storie delle proprie genti raccontare: speranze, gioie, illusioni, dolori che l’acqua raccoglie e, sempre più lentamente, trascina fino al mare.
Dieci giganti, da sempre imparziali dispensatori di pace e prosperità, morte e distruzione.
Dieci solchi da scoprire a piedi o in bicicletta, dove natura e artificialità convivono in un curioso, continuo divenire.
Una corte aperta a ventaglio attorno ad un solo sovrano: il Po.
Dai grandi invasi artificiali, come il Chiotas, il Devero, il Moncenisio o i laghi Lungo, Bruno e Badana, realizzati per produrre energia elettrica o dissetare Genova, ai racconti leggendari della Trota d’oro del Mucrone, di Soffio che deviò la cometa a Meugliano o del vecchio saggio e il suo caprone al Vej del Bouc, i laghi piemontesi hanno tutti una propria storia da raccontare. E poco importa se sia realtà o fantasia perché ogni raccolta d’acqua, anche la più piccola e sconosciuta, sa trasmettere il fascino di una nuova scoperta. Questo libro ne regala più di trecento!
Le 7 del mattino. Puntuali come sempre, i passi di una ragazza risuonano sotto le finestre dell’appartamento di Leo Delfos, si interrompono bruscamente e non riprendono più.
Che ne è stato della ragazza? L’indagine porterà Leo a scoprire una torbida vicenda d’amore e denaro che coinvolge il piccolo universo del V arrondissement e arriva fino ai salotti buoni di una Parigi elegante e insospettabile.
La Valsangone è una vasta conca verde che si apre tra le valli Susa e Chisone, trenta chilometri a ovest di Torino, dove ancora si respira quella cultura contadina che, per secoli, ne ha plasmato l’ambiente. Una valle ricca di storia che, sulle montagne e lungo i sentieri che la percorrono, conserva le memorie delle lotte partigiane, delle solenni traslazioni delle salme dei Savoia alla Sacra di San Michele, delle storiche battaglie tra piemontesi e francesi, dei soggiorni di Pirandello e Augusto Monti e delle leggende che sfumano nell’incerto confine tra terra e cielo.