Le numerose fortificazioni che puntellano ogni angolo delle Alpi di confine italiane hanno fatto parte di un grandioso sistema fortificato, nato per sbarrare le vie di avanzata ad un esercito invasore. Complesso che solo nel 1940 ebbe il nome di “Vallo Alpino del Littorio”, sebbene fosse nato una decina di anni prima. Questo volume ricostruisce le vicende che hanno portato alla nascita del Vallo Alpino, osservandone la rapida e tumultuosa evoluzione costruttiva. Non solo, racconta anche i fatti storici di cui è stato protagonista fra il 1940 e il 1945 e, per quanto riguarda i settori nord orientali, l’importanza che ebbe nella Guerra fredda (1952-1992). Le storie e la vita dei soldati della Guardia alla Frontiera, ma anche degli alpini d’arresto del dopoguerra, chiamati a presidiare e a difendere ad ogni costo queste opere, nell’attesa di un nemico che, tranne in pochi casi, non si affacciò mai davanti alle loro feritoie.
Sulla batteria dello Chaberton, il “forte delle nuvole”, nel tempo si è raccontato e scritto molto. Oggigiorno, dai fatti di quel tragico giugno 1940, i resti del “forte più alto d’Europa” non smettono di suscitare curiosità ed emozioni nei numerosi visitatori che ogni anno ne esplorano le strutture. Oltre ai fatti bellici, alle cronache, ai dati tecnici essenziali per comprendere le caratteristiche e l’innovazione tecnologica che, all’epoca della sua costruzione, rappresentava, Chaberton Misterioso vuole essere un innovativo strumento per approfondire le vicende di questa straordinaria opera di ingegneria militare.
Dalla Valle d’Aosta a Ventimiglia:come si viveva e si combatteva nelle opere fortificate
Dalla Valle d’Aosta e Ventimiglia. Dopo aver esaminato le vicende che hanno portato alla nascita del sistema fortificato e averne osservato la rapida e tumultuosa evoluzione, anche in relazione ai ben noti fatti storici di cui è stato protagonista, vengono presentati, per ogni settore di copertura del Vallo Alpino, gli itinerari di visita, fornendo notizie relative alle principali opere presenti e alle loro caratteristiche funzionali e tecniche.
Fortificazioni ancora ben conservate e facilmente raggiungibili con semplici escursioni adatte a tutti.
Fra tutti i monti dell’alta Valle di Susa, lo Chaberton è certamente il più conosciuto. La sua mole piramidale domina incontrastata le valli di Cesana e di Oulx, come una gigantesca sentinella dell’ultimo lembo di terra italiana prima della Francia. Sulla cima spiccano i ruderi della batteria Chaberton, il forte più alto d’Europa, il forte invincibile, i cui cannoni potevano sparare indisturbati, certi che non sarebbero mai stati contrastati dai pezzi nemici. Ai francesi, ben consapevoli della difficoltà di evitare i tiri dello Chaberton, quella fortezza rappresentò un’insanabile ferita all’orgoglio nazionale, un simbolo da eliminare al più presto, prima che potesse far danni irreparabili. Questo libro racconta la storia dello Chaberton e delle sue fortificazioni: la storia di un mito sfiorito troppo presto, ma che ancora emoziona, convincendo tanti escursionisti a salire in vetta ogni anno per visitarne i resti. Un lavoro per non dimenticare una montagna di guerra, di fuoco, di sofferenza, dove giovani vite furono sacrificate nel compimento del proprio dovere. Ricordare per rispettare, proprio in questo periodo, nel quale, cadute quelle frontiere per cui si combatteva, lo Chaberton si è trasformato in una grande montagna di pace e di sport, traguardo ambito di gare come l’Iron-bike, dove giovani atleti si confrontano duramente, ammirati da una grande folla di appassionati e di turisti.