I castelli in Piemonte rappresentano un patrimonio vario ed estremamente affascinante. Molti castelli, come li vediamo oggi, nel tempo sono stati oggetto di rifacimenti, ristrutturazioni, restauri e se di alcuni siti si possono osservare dei ruderi, altri si sono perfettamente conservati come preziosi e vivi documenti di un’epoca.
Questa raccolta di castelli delle varie province del Piemonte è una selezione che, insieme al racconto di 75 dimore medioevali, ha anche l’intento di invitare a considerare queste costruzioni come protagonisti del paesaggio; costruzioni che innegabilmente offrono spazio all’immaginazione e all’emozione.
Un viaggio alla scoperta delle donne dichiarate sante, di quelle in bilico tra santità ed eresia e delle sconosciute dannate dalla pubblica superstizione. Tra storia e mito, verità e leggenda, un excursus sulle donne riconosciute dalla Chiesa come sante, beate, venerabili e serve di Dio, ma anche di quelle che hanno votato la propria esistenza al sacrificio. In mezzo a loro le donne dannate, quelle che con il proprio sapere hanno intimorito a tal punto da essere bollate come streghe, masche, fattucchiere o eretiche.
Su questo volume è riportato il “sigillo” con il quale si ricordano i sessant’anni, rispettivamente, dalla fondazione del sodalizio (7 dicembre 1963) e dell’uscita del primo numero della sua testata (dicembre 1964).
Segusium ha deciso di celebrare l’anniversario, confermando la sua consuetudine alla concretezza, con due momenti di studio e ricerca svolti, rispettivamente, a Torino e a Susa, in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Saggi del volume
• REPRINT – da Segusium 1 (dicembre 1964)
• I Convegni per il sessantesimo anniversario di Segusium
• Il Palazzo degli stemmi a Susa. I cicli affrescati
• Araldica, politica e poteri a Susa nel Trecento. Gli affreschi del Palazzo già sede del Tribunale
• L’affresco di Chianocco con il combattimento tra un mostro e due cavalieri
• I mesi dell’anno nel Museo Diocesano di Arte Sacra
• Le immagini del potere: gli affreschi della torre di Sant’Ambrogio
• Viandanti, ospitalità e affreschi lungo la strada di Francia: le locande di Bussoleno e Novalesa
• L’altare celtico di Susa. Un punto di vista rinnovato
• L’ara a coppelle di Susa dopo il primo rilievo fotogrammetrico
• Antichi disegni, attente riletture e nuove tecniche per ricostruire l’aspetto delle Mura di Susa
• Il lato occidentale delle Mura di Susa e la Basilica di San Giusto
• Zigzagando tra toponimi e microtoponimi nell’Escarton di Oulx
• Il cimitero di Sant’Antonio di Ranverso
• La parrocchiale di San Michele Arcangelo di Beaulard
• Ferrera, note su un Comune alpino da un registro di conti tra Seicento e Settecento
• L’eredità di Ermelino Matarazzo. Un monumento e l’asilo infantile di Bruzolo
• Olio e olivi in Piemonte e in Valle di Susa
• La città di Susa dal XIX secolo. Quale possibile futuro?
Dai primi vescovi cristiani alla nascita dei principati quattrocenteschi, passando attraverso le invasioni barbariche, le lotte tra Longobardi e Franchi, le minacce dei Saraceni, le stagioni convulse dell’anarchia feudale, gli interventi di Federico Barbarossa, l’esperienza dei Templari, l’affermazione dei Liberi Comuni: un millennio di storia piemontese, dal IV al XIV secolo, nel quale le vicende regionali riflettono i grandi scenari dell’Europa cristiana. Il volume ricostruisce con rigore scientifico e semplicità narrativa un percorso tanto carico di suggestione quanto ancora poco conosciuto.
Il Medioevo è stato demonizzato come età oscurantista dall’Illuminismo ed esaltato come stagione mitica dal Romanticismo. In realtà, esso è stato l’uno e l’altro insieme: un’epoca ricca di contrasti e di turbolenze, ma anche di originalità e di energia, in cui andò definendosi il nuovo Occidente romano-cristiano.
Tutte le riproduzioni racchiudono un sapore di vita nostra che, se i più non ricordano, ancora vive, forse inconscio, nello spirito valligiano... e turistico.
Tutte le riproduzioni contribuiscono a dare la più suggestiva testimonianza di un tempo a noi vicino, ma che, dato il ritmo incalzante degli eventi, già ci appare lontanissimo.
Il desiderio di conoscere e di far conoscere un passato spesso travagliato, ma sempre civile, in cui affondano le nostre radici, ha spinto gli Autori, a suo tempo, a presentarcelo in forma e con mezzi moderni: la fotografia.
Tre libri di immagini: opere di studio ma anche di diletto, che deliberatamente rompono con un facile folklorismo e ci presentano semplicemente quadri autentici di vita degli avi. Il testo non è greve per concetti pesanti o ermetici e, pur trasparendovi una evidente aspirazione alla volgarizzazione, nulla concede alla tentazione di facili formule commerciali.
Libri di studio e insieme guide turistiche, che spingono il valligiano a scoprire ed onorare un passato spesso dimenticato ed il turista a soffermarsi sulle bellezze paesistiche ed artistiche di cui è ricca la Valle di Susa fino al centro di Torino e a penetrare, per meglio comprenderlo, il rude spirito alpigiano.
Bruna Bertolo racconta, in chiave divulgativa, la storia molto particolare di un antico Borgo rivitalizzato e completamente trasformato dalla realtà della sua Reggia, oggi conosciuta in tutto il mondo e meta continua di un turismo e di nuove forze produttive capaci di modificare completamente anche i ritmi di lavoro e di vita di chi vive a Venaria Reale.
Un viaggio nel tempo che si delinea attraverso gli antichi testi che per primi raccontarono la splendida realtà di quella straordinaria struttura, nata per volere del duca Carlo Emanuele II come dimora di caccia sul territorio di Altessano Superiore, in un’area ricca di boschi e di acqua attraversata dal torrente Ceronda.
Il volume, arricchito anche dalle nuove possibilità editoriali di approfondimento, si presenta come un’agevole guida storica per conoscere una realtà dalle mille sfaccettature: arte, architettura, storia dei Savoia, storia di un Paese che crebbe e si trasformò nel corso dei secoli. Un progetto che fu ambizioso secoli fa; una realtà, altrettanto ambiziosa, quella del nostro tempo.