Il Reggimento Artiglieria Terrestre “a Cavallo”[1], tradizionalmente conosciuto con l’appellativo di “Voloire”, è la attuale componente di artiglieria della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli dell’Esercito Italiano.
L’unità è erede e diretta continuatrice della storia e tradizioni delle “Batterie a Cavallo”, più comunemente note come Volòire, costituite nel 1831, e di quelle del 3º Reggimento Artiglieria Celere. I comandanti del Reggimento hanno tradizionalmente anche il titolo di “Comandante delle Batterie a Cavallo”, preceduto dal numero ordinale nell’ininterrotta successione dalla costituzione della specialità.
L’artiglieria a cavallo è una specialità dell’artiglieria nata nella seconda metà del XVIII secolo, specialmente grazie alle intuizioni di Federico il Grande, perfezionatasi poi grazie agli sviluppi della tecnica militare durante le guerre napoleoniche. Le batterie a cavallo, unità di artiglieria particolarmente mobili, venivano impiegate in appoggio rapido alle azioni delle unità di cavalleria. Erano infatti dotate di pezzi leggeri e con tutti i serventi montati a cavallo[2], caratteristiche che garantivano una notevole velocità di spostamento e messa in batteria[3]. Tipiche della artiglieria a cavallo le prese di posizione al galoppo a pochi metri dalle linee nemiche, sulle quali aprivano celermente il fuoco a mitraglia (definite anche cariche di artiglieria).
(Fonte: wikipedia.org)