Castelli, caserforti, strutture medievali e no, complessi che hanno perduto la loro primitiva fisionomia per acquistarne una nuova, eclettica e figlia del linguaggio costruttivo e decorativo del romanticismo, costituiscono il nucleo pulsante di questo entusiasmante libro. Una guida, ma non solo, che propone un ricco e articolato panorama che può essere oggetto di gite mirate, o di passeggiate in aree relativamente ristrette, dove, accanto ai castelli, non mancherà tutta una serie di altre attrattive: visite a borghi medievali (come per esempio Bard), siti archeologici di vasta estensione (Aosta), o di minore entità ma non privi di indubbio interesse (per esempio Montjovet). Raggiungere i castelli è facile. Infatti, la segnaletica stradale è accurata e facilita l’avvicinamento con qualunque tipo di mezzo si intenda utilizzare: dall’automobile alla bicicletta; in pochi casi il raggiungimento dell’edificio è possibile solo a piedi. Un agile testo, box, curiosità, indicazioni relative ai musei, offerte eno-gastronomiche, un essenziale glossario e bibliografia fanno di questo libro un prezioso strumento per coniugare cultura e natura, storia e arte.
La millenaria storia illustrata della prima Capitale d’Italia
L’area dove sorge Torino è come un grande scrigno ricco di storia. Furono i Taurini, una popolazione celto-ligure, i primi colonizzatori della grande piana torinese, la loro presenza fu rilevante, tanto che dal loro nome derivò, in seguito, quello della città. Sotto l’impero di Augusto nacque Julia Augusta Taurinurum, la città romana i cui segni, come la Porta Palatina, sono ancora visibili ai giorni nostri. Il Medio Evo vide la vecchia città romana mutare sulla base delle esigenze dell’epoca. In seguito vi fu l’arrivo dei Savoia e Torino assunse un ruolo sempre più importante, fino a diventare a pieno titolo e con grande merito la Capitale d’Italia. E la storia continua...
Crocerossine, lavoratrici, giornaliste, femmes de plaisir, eroine, madrine….
Tra il maggio 1915 e il novembre 1918 milioni di uomini armati combatterono e morirono nelle trincee della Grande Guerra. Nel fronte interno l’esercito silenzioso delle donne visse una guerra forse meno crudele ma certo faticosa e angosciante. Attraverso i nomi e le storie, spesso quasi dimenticate o ignorate, di tanti personaggi femminili, l’autrice mette in scena l’altro modo di fare la guerra. Le donne sostituirono gli uomini partiti per il fronte sui luoghi di lavoro, in fabbrica e in campagna. Le crocerossine curarono e consolarono, sfidando i bombardamenti e i pericoli. Molte, diventate bottino di guerra, subirono la violenza dello stupro. Altre salirono per i pendii delle montagne con le gerle cariche di munizioni e viveri. Tanti modi sottovalutati e taciuti di vivere la guerra. Ma la Grande Guerra la combatterono anche loro: le donne.
25 itinerari per ammirare Torino
Questa raccolta di itinerari cicloturistici è rivolta a coloro che sono curiosi di scoprire gli angoli suggestivi di Torino, con percorsi che ci guidano fin nei punti più caratteristici della collina. È un viaggio tra storia e curiosità, sulle tracce dei re e dei borghesi, dei viaggiatori illustri che visitarono e soggiornarono a Torino e dei santi che raccolsero l’eredità umana più povera e più disperata. Quasi un romanzo, dunque, certamente un atto d’amore verso la città amata da artisti e filosofi perché come scrisse Montesquieu “Torino è piccola e ben costruita; è il più bel villaggio del mondo”.
EUROPEAN UNION FORCE IN THE CENTRAL AFRICAN REPUBLIC FORCE DE L’UNION EUROPEENNE EN REPUBLIQUE CENTRAFRICAINE
Testimonianze sull'istruzione primaria
nel Ventennio
“La scuola, il libro e il moschetto. Testimonianze sull’istruzione primaria nel Ventennio” ripercorre le tappe, a partire dalle riforme di fine ottocento, che portarono alla nascita della scuola fascista. La ricerca è stata condotta attraverso i registri scolastici, che riportano i dettami del regime, e i quaderni dei quali sono stati analizzati sia le copertine, usate come mezzo di propaganda, sia i componimenti che dimostrano che il fascismo entrò nella scuola, ma non riuscì a penetrare del tutto nelle menti dei giovani allievi che di lì a poco lottarono per riottenere la libertà perduta.
Racconti ed immagini
che raggiungono il cuore di grandi e piccini
È un libro rivolto a chi intende approfondire la conoscenza dei Fiori di Bach in maniera nuova e originale. Tramite le 38 Carte allegate, ciascuna essenza floreale viene rappresentata attraverso un racconto ed una vignetta, permettendo così al lettore di coglierne il significato servendosi semplicemente di metafore ed immagini, per una comprensione più diretta e profonda. Sono molto efficaci anche con i bambini e utili a genitori e insegnanti. Ne deriva un coinvolgimento di grandi e piccini che contribuisce a creare un prezioso scambio empatico. Vengono inoltre indicati i nuovi approcci alla floriterapia, complementari all’utilizzo classico, che hanno seguito alcuni terapeuti, per fornire al lettore la possibilità di approfondirne ed integrarne la conoscenza.
Una storia che dura 90 anni
È la storia di un gruppo alpini, quello di Rivoli, che nel 2014 festeggia i suoi novant’anni di vita; una testimonianza viva e vitale di quello che è stato fatto in tanti anni di vita associativa per la comunità e sul territorio; ma è anche la storia delle truppe alpine, degli alpini in congedo e dell’associazione che li rappresenta, l’Ana. Un grande passato, che anche il gruppo di Rivoli ha contribuito a scrivere; non a caso tra i suoi soci fondatori ci sono diversi rivolesi del battaglione Exilles, che all’inizio della Grande guerra hanno costruito una delle pagine più eroiche del corpo conquistando il Monte Nero. Il libro raccoglie non solo dati e informazioni, ma anche sensazioni, emozioni, sentimenti. Obiettivo, senza retorica, non glissa di fronte a insuccessi o a vicende scomode, ma li presenta senza pregiudizi e riesce a trasmettere lo spirito alpino, specialmente quello del gruppo di Rivoli, che ha sempre alto il senso del dovere. Se dopo tanti anni gli alpini sono più vivi che mai, lo si deve certamente all’Ana, ma anche a sezioni battagliere come quella di Torino e a gruppi cocciuti come quello di Rivoli, che non ha mai mollato e ha saputo adattarsi al cambiamento dei tempi.
Da scoprire a piedi o in bicicletta
Dieci fiumi segnano il territorio piemontese e valdostano raccogliendone le acque che scendono copiose dalle Alpi e dall’Appennino. Dieci grandi vene, ognuna con le storie delle proprie genti raccontare: speranze, gioie, illusioni, dolori che l’acqua raccoglie e, sempre più lentamente, trascina fino al mare. Dieci giganti, da sempre imparziali dispensatori di pace e prosperità, morte e distruzione. Dieci solchi da scoprire a piedi o in bicicletta, dove natura e artificialità convivono in un curioso, continuo divenire. Una corte aperta a ventaglio attorno ad un solo sovrano: il Po.
Storia ed escursioni
Fra tutti i monti dell’alta Valle di Susa, lo Chaberton è certamente il più conosciuto. La sua mole piramidale domina incontrastata le valli di Cesana e di Oulx, come una gigantesca sentinella dell’ultimo lembo di terra italiana prima della Francia. Sulla cima spiccano i ruderi della batteria Chaberton, il forte più alto d’Europa, il forte invincibile, i cui cannoni potevano sparare indisturbati, certi che non sarebbero mai stati contrastati dai pezzi nemici. Ai francesi, ben consapevoli della difficoltà di evitare i tiri dello Chaberton, quella fortezza rappresentò un’insanabile ferita all’orgoglio nazionale, un simbolo da eliminare al più presto, prima che potesse far danni irreparabili. Questo libro racconta la storia dello Chaberton e delle sue fortificazioni: la storia di un mito sfiorito troppo presto, ma che ancora emoziona, convincendo tanti escursionisti a salire in vetta ogni anno per visitarne i resti. Un lavoro per non dimenticare una montagna di guerra, di fuoco, di sofferenza, dove giovani vite furono sacrificate nel compimento del proprio dovere. Ricordare per rispettare, proprio in questo periodo, nel quale, cadute quelle frontiere per cui si combatteva, lo Chaberton si è trasformato in una grande montagna di pace e di sport, traguardo ambito di gare come l’Iron-bike, dove giovani atleti si confrontano duramente, ammirati da una grande folla di appassionati e di turisti.